La stanza di sopra – Rosella Postorino
Questo libro per me è stata letteralmente un colpo di fulmine. È quasi offensiva la bellezza di questo esordio, un romanzo durissimo che affronta il percorso di una giovanissima ragazza che si confronta con la propria crescita mentre al piano di sopra c’è un padre, che è solo un corpo, immobile, vivo eppure spento, malato. C’è veramente tanto dentro a queste pagine, soprattutto un fenomenale spaccato dell’anima della protagonista. Un romanzo gioioso? Per niente. Bellissimo? Eccome. Rosella è poi diventata una scrittrice grossa, uscirà presto un film tratto da “Le Assaggiatrici” che le è valso il premio Campiello, ma qui davvero c’è già tutto. Se ti interessa, lo trovi qui.
Eureka Street – Robert McLiam Wilson
Eureka Street è un romanzo del 1996, quindi non nuovissimo e racconta una serie di vicende di Belfast, di quegli anni d’Irlanda dove era possibile che una bomba scoppiasse, che ci fossero rivolte, attentati, violenze. In questo contesto però si muovono le voci di alcuni personaggi memorabili, tra l’assurdo e il miserabile, riuscendo a raccontare perfettamente la povertà, la voglia di evadere, cosa vuol dire vivere in un contesto perennemente in bilico. Riesce a fare venire voglia di scoprire questa città, questa sporcizia, questa umanità, queste imperfezioni. Se ti interessa, lo trovi qui.
Wellness – Nathan Hill
In questo stesso sito c’è una pagina che porta a “Il Mio romanzo”. Perché io scrivo questa guida al 2024 nei giorni in cui presento il mio primo libro: ecco, poche settimane dopo averlo concluso ho trovato in Nathan Hill la mia voce oltreoceano. Enormemente più bravo, ma su quella stessa corda di sensibilità e di racconto degli esseri umani. In particolare, in Wellness, suo secondo libro (ma da recuperare è anche l’immenso The Nix) si analizza la fine di una relazione, o perlomeno il progressivo allontanamento di due persone che si conoscono da giovani (in un prologo, tra l’altro, splendido per scrittura). Un bel romanzo in cui perdersi, sicuramente un filo troppo lungo, ma chissenefrega. A tre quarti arriva poi un momento assolutamente strepitoso: diciamo un confronto, scritto con maestria mai vista. Se ti interessa, lo trovi qui.
Quando muori resta a me – Zerocalcare
Non devo certo spiegare io la figura di Zerocalcare: quel tipetto che faceva le strisce su Internazionale e sul suo blog, ormai tanti tanti anni fa, dopo diversi libri e due ottime serie su Netflix è oggi quasi un intellettuale di riferimento per una certa fascia di pubblico. Enorme è soprattutto la sua capacità di guardare con una angolazione leggermente diversa da quella da cui guardiamo tutti: in questa graphic novel si lancia in un territorio molto più intimo e adulto di altre volte, guardando soprattutto non tanto all’attualità (in cui è maestro) ma alla propria storia e alla propria famiglia. Un lavoro splendido, che sa spiegare come mai il fumetto possa far ridere, piangere o pensare. Se ti interessa, lo trovi qui.
Le schegge – Bret Easton Ellis
A quanto vedo, mancava da più di dieci anni Bret Easton Ellis, l’autore di American Psycho. Non che non avesse fatto niente nel mezzo (saggi, lavori per la tv, podcast) ma il ritorno è stato folgorante. Come per altra letteratura moderna, a tratti eccede (752 pagine che potevano sicuramente in parte ridursi) ma sarà quel lato autobiografico (davvero? fino a quanto?) sarà per quella follia inquietante di una vita così distante dalla nostra (dove lo sballo, la ricchezza, la sessualità, le droghe e eccessi sono tutti ad un lavoro maggiore rispetto alle nostre vite) ma ti prende e ti porta con sé, con una bella dose di inquietudine. Un libro che ti lascia una leggera cicatrice dentro; mica poco. Se ti interessa, lo trovi qui.
The Every – Dave Eggers
Seguito di “The Circle”, The Every è decisamente più a fuoco: Dave Eggers è un grande scrittore (basti pensare all’esordio con L’opera struggente di un formidabile genio) e qui riesce, compiutamente a guardare ai pericoli di una società moderna, connessa e giudicante, basata su un social network a legare ogni cosa. Spinge sull’acceleratore, esagera, inventa, immagina ma riesce davvero a dare un piccolo affresco di cosa potremmo essere. Non saremo questi, in futuro, ma ci andremo vicino. Se ti interessa, lo trovi qui.
Felicità – Will Ferguson
Un tipo strano Will Ferguson: intimista in “Autostop con Buddha”, in un meraviglioso viaggio a piedi lungo il Giappone, in questo romanzo di inizio millennio si inventa una storia folle basata su un presupposto assurdo: un saggio conclusivo e finale sulla ricerca della felicità. In grado di sconvolgere il mondo, con le conseguenze della totale felicità arrivata al mondo intero. Delirante, allo stesso tempo visionario e completamente a fuoco. Da leggere, nella sua soltanto finta leggerezza. Se ti interessa, lo trovi qui.